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Art

In occasione di un viaggio in Terra Santa a richiamare la mia attenzione sono stati in particolare i bambini; e ai bambini palestinesi ho dedicato un intero reportage fotografico, da cui ho tratto i trentacinque ritratti che costituiscono un’installazione dal forte accento corale: Ritratti di Palestina. Volti e occhi incuriositi e imbronciati, divertiti e disorientati, comunque innocenti, ma condannati a pagare il prezzo più elevato di una tragedia che appare, quanto meno ad un giudizio umano, senza soluzione, priva di una credibile via di uscita. Bambini costretti a confrontarsi quotidianamente con situazioni crude e violente, assolutamente inadatte ad una infanzia a cui, oltretutto, sono stati negati svago e serenità; spesso gli affetti più cari. Ho visitato un orfanotrofio, dove sono accolti bambini che i lutti e le miserie di una guerra senza fine hanno privato della famiglia. Sono entrato nei campi profughi che inalberano come insegna una chiave, quella delle case che essi hanno dovuto abbandonare e in cui sperano, nonostante tutto, di poter tornare.

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